Too Cool for Internet Explorer



Uno dei tramonti più incredibili che abbia mai visto

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27 ottobre 2005.

Ecco cosa ci ha regalato il cielo di Bergen nell'arco di venti minuti: il giallo, l'arancione e il rosa.

Le immagini sono tutte riprese da Michyapi (NdJ. lo si può facilmente capire dalla foto rosa: ma ce la fai a tenerla dritta sta fotocamera?!) dalla sua cucina.
Per i maligni che staranno pensando: "beh, facile, con ste macchinette digitali e i programmi di fotoritocco: sarà un tramonto come tanti altri modificato al computer"...vi assicuro che Michyapi e la tecnologia vivono in due mondi paralleli. Del tipo: "Ce l'hai l'antivirus?" "Ma che è sto antivirus, tipo quella roba per l'influenza aviaria?"

Qui è 100% natura. Da poltrona e popcorn.


Lykke til!

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TANTI AUGURI SERGIO!

L'Italian Family

PS. essere i primi a fare gli auguri, allo scoccare della mezzanotte, è out...molto più originale essere gli ultimi, et voilà (?)!


Altra foto dello scandalo...

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Associated Press e Ansa hanno pubblicato cinque minuti fa un'altra, raccapricciante, foto dello scandalo dell'anno. Vergogna!
Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti...e pagherete!


Cara Big One

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Cara Big One,
il mio nome, jacodeauss, ti dirà poco, ma sappi che fino ad oggi pomeriggio ero profondamente innamorato di te.

Ti dirò la verità, Big One: non sei stata l'unica, qui. Durante il mio soggiorno a Bergen ho avuto modo di assaggiare tutte le pizze vendute in Norvegia. Pizza Grandiosa (voto 8), Pizza Cameo (voto 6,5), Pizza Lidl (voto 5)...E poi te, Big One, 110 lode e morso accademico.
Big One, tu eri la mia pizza preferita. Sì perchè tu non eri un'imitazione della pizza italiana. Tu avevi capito che la pizza italiana è inimitabile, che alla pizza bassa io non mi sarei mai affezionato...le altre erano da una botta e via... Tu no. Tu eri alta, fragrante, gustosa, americana, in una parola tu eri Big One, la MIA pizza.

E allora perchè tradirmi così?
Eri lì, al Rema1000, nel tuo abituale freezer a pozzetto.
Eri lì, bella come il sole, a dirmi "vieni, jacodeauss, comprami e mangiami mentre ascolti Samp-Juve, sorseggiando una Coca ghiacciata"...e io lì, con gli occhi a cuore e l'acquolina in bocca, incapace di resisterti, ti ho comprata.
Perchè tradirmi così?
Ogni giorno con te era un'emozione nuova, ieri Big One Nachos, oggi Big One Classic, domani Big One Mexican e così via...quanti ricordi.
Perchè tradirmi così?
Eri lì, BIG ONE LIMITED EDITION RALLY SUPREME, e io credevo in te, e soprattutto alle polpettine che avevo visto sulla tua elegante scatola, scrigno del tuo sapore segreto...e credevo alla finta mozzarella filante: lo so, non era bufala, ma era comunque la tua mozzarella e quindi mi fidavo ciecamente...e mi fidavo delle erbette che mi facevano ciao ciao tra una polpettina e l'altra.

Pensavo non ci fossero segreti tra di noi...
E allora perchè non dirmi, subdola, falsa e ipocrita, che tra i tuoi mille incredibili condimenti c'era anche l'ananas?

Non voglio più vederti.
Mai più.
È finita.


Saluti

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Volevo salutare Giovanni, Sergio e Raffaella...
Mi spiace non averlo potuto fare di persona ma la mattina della colazione-waffles-in-compagnia non stavo bene (strano!)...in ogni caso, spero di rivedervi a Milano, mi siete molto simpatici!

Ciao!

PS. questo ovviamente è un test per vedere se VERAMENTE, come mi avete detto qui a Bergen, leggete il mio blog...se non rispondete a questo post NON SPERO PIU' di rivedervi a Milano!
PPS. Raffaella, se dovessimo rivederci a Milano, mi chiedessi nuovamente - e pure con insistenza - l'enorme sforzo di farti il caffè e poi non lo finissi, gettando più di mezza caffettiera nel lavandino...NO COMMENT!


Non è giusto!

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Non è giusto.
Ieri, temperatura massima 6, minima -1, ho visto tifosi del Brann Bergen in giro in maniche corte o in felpa tranquilli e beati.
E io, che invece mi copro sempre come dice la mammina, e indosso sciarpa tattica, cappellino tattico, maglione tattico, calza tattica, giacca tattica, ieri sono dovuto andare per la seconda volta dal dottore (ovvero al pronto soccorso) per la mia fottutissima gola che non guarisce!

Comunque sto bene, sono vivo, ho ripreso gli antibiotici.

Ciao cari!

PS.
Voi mi direte: "Sì, ma se hai mal di gola non è una gran furbata farsi i gavettoni!"
E io vi rispondo: "Avete perfettamente ragione!"

ValeP, Michyapi ed Elena, è colpa vostra.


Gavettoni! Ma perchè?

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Ieri sera decidiamo di organizzare una cena italo-spagnola.
Tutti in cucina di Carlos, Javier e Francesca, ci gustiamo in simpatia le ottime tortillas con patatas quemadas di Carlos e gli scadenti piselli al forno con pasta (?) delle nostre presunte cuoche (si spacciano gourmet e poi propongono - non faccio il nome della colpevole perchè non vorrei sputtanarla troppo...diciamo che il suo nome inizia con "S" e finisce con "hirin" - la CARBONARA COI WURSTEL...ti prego Fred, dì qualcosa!).
Tutti totalmente sobri. Sembro ironico ma non lo sono.
A un certo punto scatta il delirio. Non so perchè, ma mi arriva un bicchiere d'acqua in faccia. Anzi, a me e ad Ale. Da Michyapi, Elena e Paola. Non capiamo chi è il braccio e chi la mente, chi l'esecutore e chi il complice. Fatto sta che scatta la reazione indiscriminata e violenta contro tutte e tre. La vendetta - inizialmente - coincide con un mezzo bicchiere d'acqua che non va nemmeno completamente a bersaglio: le nemiche vengono solo colpite da qualche innocuo schizzo.
Controreazione: altra bicchierata secca in faccia a me e ad Ale. Cioè, non so se capite, a Jacopo Dellacasa e Alessandro De Concini!

Guerra.

Io e Ale ci armiamo di bicchieri e bottiglie vuote e bicchieri e mietiamo la prima vittima: ValeP, la mandante dell'attentato nei nostri confronti.
La portiamo in corridoio e la inzuppiamo da testa a fondo. Accenna una timida reazione e viene ammutolita una seconda e una terza volta con altri litri di acqua ghiacciata.

Rientriamo in cucina decisi a prendere Michyapi con la forza, portarla in corridoio e battezzare anche lei. Ma lei ha una brillante idea, opporre resistenza al nostro straapotere! Diciamo che il suo tentativo non è degno della sua eccelsa testolina: prova a farsi strada con un misero mezzo bicchiere d'acqua tra me ed Ale. La disarmiamo senza problemi a la portiamo in corridoio per punirla (NdJ: in questa prima fase abbiamo deciso di giustiziare le rivoltose in corridoio per non sporcare la già inzaccheratissima cucina di Carlos). Battezzata, torniamo dentro.
È il turno di Elena o Paola.
Ma non va tutto come avevamo previsto: Elena, non contenta di quanto fatto finora, prova un'ultima volta a reagire, tirandoci l'ennesima bicchierata. Purtroppo ci manca clamorosamente, ma colpisce in pieno il padrone di casa, Carlos.
Fino a quel momento Carlos era stato l'unico a provare a stemperare gli animi (sticavoli, è la sua cucina e dopo dieci minuti sembra 'na piscina!), ma il cuore spagnolo supercaliente non può tollerare cotanto affronto. Si arma, inizia a gavettonare a destra e a manca, inizia lo scontro globale.
Tutti contro tutti, in cucina, in corridoio, addirittura quasi nelle camere. Delirio.

Dopo una decina di minuti da panico, il pavimento è qualcosa di indescrivibile e tutti sono decisamente zuppi, vedi foto.

Poi il dramma e l'epilogo.
Chi avrebbe mai pensato che la serata si sarebbe trasformata in una guerra del genere? Io sicuramente no, tant'è vero che mi sono presentato alla cena in infradito. Ecco, le infradito diciamo che non hanno una gran tenuta, neanche sul pavimento asciutto. Figuratevi in quel pantano: effetto "Gatto Silvestro".
Ecco, a un certo punto vedo Michyapi uscire di corsa dalla cucina con una bottiglia piena e dirigersi pericolosamente verso di me. Evidentemente anche le sue scarpe non sono propriamente antiscivolo, tant'è che tira un volo - e una culata - allucinante per terra. Ghiottissima occasione: mi fiondo a infierire su di lei, stesa a terra quasi cadavere, col mio bottiglione semipieno!
O meglio: la mia intenzione sarebbe stata quella di fiondarmi su di lei. Sì, perchè al primo passo volo anch'io per terra, su un fianco. Non mi rendo neanche conto del volo che ho tirato, ma appena mi ritrovo per terra sono certo di essermi rotto almeno il gomito. O la spalla. O l'anca. Fatto sta che nonostante fossi agonizzante al suolo, arrivano nemici da tutte le parti a infierire su di me.

Morale della favola.

- Un Aulin, un po' di dolorino al gomito, ma tutto sommato sto bene, e poteva andare mooooolto peggio.

- Un'inchiesta dei servizi segreti norvegesi ha chiarito come Paola fosse in realtà estranea ai fatti, e quindi non subirà la mia vendetta.

- La stessa indagine ha messo in luce come invece Elena sia assolutamente colpevole, e per questo subirà una punizione esemplare, non appena ne avrò voglia e occasione.

- Scatti fotografici (un po' mossi, ma chiarissimi) di alcuni reporter giunti per caso sul posto mostrano come la persona che infieriva sul mio corpo morente e a terra fosse ValeP.
Avrai lo stesso trattamento della tua amica Elena. Quando meno te l'aspetti (bello sto clima di terrore!).

Giuro, eravamo totalmente sobri...ma perchè?!

PS
Foto1) Tutti contro tutti
Foto2) Tutto è iniziato così...
Foto3) Michyapi: battezzata.
Foto4) Mai colpire un nemico che giace a terra, indifeso. Vergogna!


21 ottobre 1805-2005

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Dimenticavo: oggi è il duecentesimo anniversario della morte di Horatio Nelson.
Da convinto sostenitore di Napoleone non posso che godere nel ricordare la data del 21 ottobre 1805, nonostante coincida con una delle più cocenti sconfitte del più grande conquistatore dei tempi moderni, la battaglia di Trafalgar...
Horatio, Horatio, vaffanc***!

PS
Foto) sbruffone.


Insalata veramente russa

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Ole e Olav, due dei miei coinquilini norvegesi, hanno finito settimana scorsa il loro master.
Lunedì sono tornati a casa, lasciando le loro camere a nuovi coinquilini e soprattutto liberando finalmente il piano dalla confusione dovuta alla pronuncia praticamente identica dei loro nomi.
I nuovi arrivati sono due: un norvegese di cui non ho ancora capito il nome - nonostante glielo chieda ogni giorno... sì, avete capito bene, ci sto facendo la figura del tipico "italian pirla" - e che sembra molto simpatico (nel senso, da lunedì come detto gli avrò chiesto sei o sette volte il suo nome e non mi ha ancora mandato a cag***, quindi lo reputo simpatico), e una ragazza russa, Natasha.

NdJ. PER TUTTI I GENOVESI: È VIETATO PROVARE A FARE RIMA CON NATASHA.

Come ve la immaginate una russa? Alta, bionda, occhi azzurri, mediamente stragnocca. Ecco, Natasha non centra nulla con questo stereotipo. Piccolina, castana, occhi scuri, decisamente cozza. Però è simpatica e oggi ha ampliato tantissimo la mia già sconfinata cultura.

Io pensavo che l'insalata russa fosse tipo la Pizza Romana (la pizza con le acciughe non è veramente tipica di Roma!) o Novi Ligure (non è veramente in Liguria!) o le Palle di Mozart (non sono veramente di Mozart!). Cioè, credevo che fosse semplicemente un nome dato a caso a questa poltiglia di verdure lesse e maionese, che peraltro adoro.
E invece stasera Natasha ha organizzato nella mia cucina una festa e ha preparato...una betoniera di insalata russa, dicendo che è proprio un piatto tipico tipico russo russo! Sto imparando troppe cose qui in Norvegia, mitico...

Nella sezione Link aggiungo due blog veramente carini: Macchianera e Ciccsoft, fateci un giro ogni tanto. Macchianera ve lo consiglio se siete appassionati di serie televisive (Valeria? Bollita?), ma parla un po' di tutto. Su Ciccsoft vi dico solo che potete trovare la vera storia di Flavio Briatore...
Molto carini entrambi!

A presto cari!


Una generazione avanti

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Riporto da Wittgenstein, che riporta da Nationen (quanto spadroneggio i link di Blogger?!?!?), l'elenco dei componenti dell'appena nominato governo norvegese e le loro età... Il Berlusconi di Oslo ha 46 anni, il Tremonti 45, il Ministro delle Pesca (?) 32!!!

Statsminister: Jens Stoltenberg (46), Ap
Finansminister: Kristin Halvorsen (45), SV
Utenriksminister: Jonas Gahr Støre (45), Ap
Arbeids- og sosialminister: Bjarne Håkon Hanssen (42), Ap
Helse- og omsorgsminister: Sylvia Brustad (38), Ap
Likestillings- og forbruksminister: Karita Bekkemellem (40), Ap
Nærings- og handelsminister: Odd Eriksen (50), Ap
Justisminister: Knut Storberget (41), Ap
Fiskeriminister: Helga Pedersen (32), Ap
Forsvarsminister: Anne-Grete Strøm-Erichsen (55), Ap
Kulturminister: Trond Giske (38), Ap
Miljøvernminister: Helen Bjørnøy (51), SV
Fornyelsesminister: Heidi Grande Røys (38), SV
Kunnskapsminister: Øystein Djupedal (45), SV
Utviklingsminister: Erik Solheim (50), SV
Kommunalminister: Åslaug Haga (45), Sp
Olje- og energiminister: Odd Roger Enoksen (51), Sp
Landbruksminister og matminister: Terje Riis-Johansen (37), Sp
Samferdselsminister: Liv Signe Navarsete (46), Sp

Foto: Jens Stoltenberg, nuovo Primo Ministro norvegese


Paura e delirio a Kramboden!

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Kramboden è una figata di posto dove lo scorso weekend abbiamo fatto una figata di festa.

Venerdì, ore 15 in punto, cielo terso, giornata della madonna, appuntamento davanti alla fontana di NHH. Siamo 89, due pullman pieni...ma che figata, due pullman che ci portano a una festa! Eccitatissimi. Kramboden è una cabin a circa mezzora da Bergen di proprietà della nostra università. 130NOK a testa ed è nostra per due giorni. Figata.
Una mezzora in compagnia a parlare del più e del meno, poi la strada si fa più stretta e curvosa (?), iniziano a vedersi tantissimi pini (Cucciolo, tagliarne uno e portarlo in Italia per Natale è una cazzata mostruosa!) e allevamenti di cavalli.
Poi i pullman si fermano in uno spiazzo e ci fanno scendere.

Inizia la salita a piedi verso Kramboden.
Kramboden è un posto mitico per NHH. Tutti gli studenti ci sono andati almeno una volta nella vita a fare un superparty, quindi i giorni prima della partenza abbiamo chiesto tutti qua e là informazioni ai nostri coinquilini norvegesi. Tutti ci hanno detto "il pezzo a piedi dura non più di venti minuti ma è ripidissimo", oppure "sì, è un tratto inzuppatissimo, una specie di torrente da risalire, portatevi almeno due paia di scarpe!", ecc. ecc.
Tutto vero.
Una specie di torrente da risalire, non più di cinquecento metri ma ripidissimi, una quantità di palta paura, tutto scivolosissimo e anche - diciamolo - un po' pericoloso...
All'inizio del sentiero una figata: una specie di funicolare molto casereccia che serve essenzialmente per portare le birre alla cabin senza spaccarsi la schiena sul sentiero.

Saliamo, saliamo, saliamo, tutti in fila indiana.
Poi a un certo punto iniziamo a sentire musica e a intravedere tra gli alberi una casetta rossa, a punta. Siamo arrivati!
Ad attenderci Nick (Belgio), Lance (Belgio), Christian (Germania), Marcel (Germania), Marcus (Germania), Tyler (Wisconsin): gli organizzatori. E, comodamente impalata su uno spiedo, una pecora intera che sarà la protagonista (gnam gnam) della nostra cena.
Dimenticavo: Christian, Marcus e Tyler al nostro arrivo sono a mollo nella jacuzzi fichissima, acqua 41 gradi, vista "montagnavallatapaura", posta giusto fuori dalla cabin...per chi preferisse non rischiare la morte per lo sbalzo termico all'uscita dalla jacuzzi (41° --> 4°), ma volesse comunque fare una cosa da superpappone, all'interno della cabin c'è anche una sauna. Apparentemente un po' sporca ma c'è.

Arriviamo, posiamo valigie e sacchi a pelo (la cabin ha solo 65 posti letto, noi siamo 89, ci arrangeremo) e tutti iniziano a bere. Sono le 4.30.

Dimenticato: degli 89, io sono l'unico a non toccare alcool per tutta la serata. Sono ancora sotto antibiotici, non vorrei morire. E allora divento per due giorni il SafetyBoy: in pratica se qualcuno sta male (quasi sicuro) o si fa male (molto probabile) devo portarlo in macchina all'ospedale. Fortunatamente non succede niente di tutto ciò. Ok, direte "che palle, tutti lì, allegri, sobri, ubriachi, fradici, semimorti, e tu con la coca in mano". Avete ragione. Ma la mia sobrietà mi ha permesso di gustarmi alcune scene notevoli e di potervele riportare non troppo distrorte dai fumi dell'alcool.

Siamo rimasti alle 4.30, alla gente che inizia a stappare bottiglie di birra.
Alle 5.30 c'è gente (Christian) che inizia a uscire nuda dalla jacuzzi.
Alle 7.00 inizia la cena nel salone principale della cabin, riscaldato e illuminato esclusivamente da un bel caminetto. Menù: pecora allo spiedo e insalata. Notevole. La birra continua a scorrere a fiumi.
Alle 9.30 c'è gente che balla sui tavoli del tutto senza rendersi conto di ciò che sta facendo.
Dalle 11.00 delirio.

Per rispetto della Italian Family, di cui chi legge conosce sicuramente qualche membro, non descriverò la loro serata, il loro stato e il loro tasso etilico. ;-)

Ma andiamo con ordine.

- Sebastien, il mio coinquilino francese, inizia a mezzanotte a non reggersi in piedi. Voci abbastanza attendibili vogliono che si sia bevuto da solo mezza bottiglia di assenzio...
Fatto sta che a mezzanotte esce dalla cabin scalzo e in mezze maniche e resta fuori (temperatura: +0) ondeggiando pericolosamente per una mezz'ora, rischiando credo di morire.
Poi rientra, va nel salone, dove grazie al camino e all'effetto stalla ci sono almeno 30 gradi e rischia una seconda volta di morire.
Dopo aver ballato per un po', e aver provato a sfilare la maglietta a Melissa (Swiss), che sembra non gradire più di tanto, pensa, non contento, di uscire nuovamente. Qualcuno gli fa presente che magari è meglio se si mette almeno un paio di scarpe. Vede qualche scarponcino da trekking accanto alla porta, ne prende due a caso (ovviamente entrambi destri, uno del 48 e l'altro del 36), se li mette in qualche modo ed esce. Poi lo perdo di vista.
La mattina lo trovo ancora barcollante ma vivo.

- Dimed, il coinquilino di ValeE...indimenticabile...diciamo che regala amore a destra e a manca, a uomini e a donne...lasciamo stare i particolari! La mattina si sveglia con dei tagli su una gamba ma non ha idea di come se li sia fatti. Mah. Resta un personaggio...

- Carlos, un personaggio incredibile, spagnolo, si beve 5 litri di birra e all'una si ritrova nudo nella jacuzzi. Sempre nella jacuzzi gli viene improvvisamente voglia della prima sigaretta della sua vita e se la fuma tranquillo... Annebbiato dall'alcool, uscito dalla jacuzzi si lascia andare a balli sfretati e provocatori con Dimed. Attento Carlos!
La mattina vaga, fantasma, in cerca di un'aspirina. Ne trova tre e se le spara una dietro l'altra.

- Moinul (Germania).
Gonfio come un cocomero si addormenta su un tavolo di fianco al caminetto rischiando di prendere fuoco.
Il tavolo è attaccato alle casse, quindi oltre alla combustione rischia anche di perdere l'udito.
Ma soprattutto il tavolo è vicino a dove balla Dimed, che mi dicono inizia a strusciarsi pericolosamente su di lui...
Attento Moinul, la combustione e la sordità non sono niente!

Ci sarebbero mille e mille altre storie da raccontare, ma il post è troppo lungo già così e spero vi sarete fatti almeno un'idea di cosa sia stata sta serata. Delirio.

Concludo descrivendovi brevemente (giuro) il risveglio a Kramboden.
Ore 11 tutti fuori per la colazione. Pane e marmellata, pane e nutella norvegese, caffè, the, succhi di frutta e...hot dog!
Il tempo norvegese si dimostra per una volta clemente, regalandoci una mattinata stupenda. Cielo azzurro fosforescente, aria fresca e ovviamente pulitissima, il sole che prova timidamente a scaldare noi superstiti.
Riordiniamo tutto e riscendiamo a prendere i pullman. Ovviamente la discesa è moooolto più insidiosa della salita e c'è chi (Steffi, Elena, Cucciolo) tira tremende culate per terra, sprofondando nel fango!

A presto.

Foto1) Io, il mio splendido cappellino con le renne e Sito
Foto2) Kramboden vista dal cespuglio che ho scelto per fare pipì
Foto3) La cena
Foto4) Kramboden vista da dove ci hanno lasciato i pullman. In basso a sinistra si vede l'arrivo della funicolare per le birre. Al centro il sentiero (se ingrandite la foto forse riuscite a vedere la gente che scende e a rendervi conto di quanto sia ripido). In alto a destra tra gli alberi si intravede una punta rossa...il tetto della cabin!
Foto5) La funicolare porta-birre (geniale!)

Ora carico altre foto...


Kramboden...The Party!

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Foto1) The Party!
Foto2) Ragnart (gigante tedesco, a sinistra) apparentemente stritola Sebastien ubriachissimo (a destra)
Foto3) Gli spagnoli nella jacuzzi
Foto4) Moinul...attento!


Kramboden...The day after!

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Foto1) Bagno nella jacuzzi...sarà stata una buona idea? Funghi per tutti!
Foto2) Sole e riposo per i reduci
Foto3) Steffi, che culata!
Foto4) Colazione...mmmmmh!



Ore 2.16 (deadline ore 8.00), consegnato il quarto - e penultimo - assignment di Project Management.
E come dice l'intramontabile Giampiero Galeazzi...ADDIAMO AVVINCERE!


La migliore presentazione di sempre

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Lo sapete, sono di parte, ma quanno ce vo', ce vo'.

Tutti prima o poi dovremo fare un discorso, una presentazione di fronte a un pubblico. Che sia per un corso universitario, per il proprio matrimonio, per lavoro, prima o poi toccherà a tutti.

Clickando qui potete vedere la migliore presentazione che io abbia mai visto (se il link non funziona, andate su www.apple.com e clickate in basso a destra su "Join Steve Jobs for the Special Event Webcast).

A parlare, un genio. Steve Jobs.

Quest'uomo non ha solo inventato il computer (Apple), mezzo con cui io dalla Norvegia comunico comodamente con voi in Italia.
Quest'uomo non ha solo inventato i film di animazione a 3D (Pixar), e "L'Era Glaciale" e "Gli Incredibili".
Quest'uomo non ha solo inventato un lettore mp3 che ha venduto in UN anno quanto i walkman hanno venduto in VENTI.

Quest'uomo non è solo un genio dell'informatica. Quest'uomo è ancora prima un genio della comunicazione.
Guardatelo, pantalone scuro, sneaker ai piedi, maglia nera con collo leggermente a vu. Guardate come tiene il palco. Guardate quanto ci crede. Guardate le slide quanto sono belle, pulite, chiare, Mac. Guardate come è efficace (parla, cammina, imbecca il pubblico, prova i software, videochatta con gli amici, sceglie con sapienza il ritmo e le pause), brillante (cerca gli applausi, fa rivedere i filmati che gli piacciono, improvvisa - o finge di improvvisare, tiene alta la tensione e l'attenzione del suo pubblico), simpatico (quando lancia la slide col logo Disney o quando mostra come tutto ciò che è Mac sia di gran lunga migliore di tutto ciò che è Microsoft), geniale (la struttura della presentazione in tre atti più la One More Thing...e poi vedi sopra, computer, Ipod, Pixar, vi basta?).

Quest' uomo produceva il lettore mp3 più di successo della storia, IpodMini; nel momento di apice delle vendite, lo toglie dal mercato e lo sostituisce - 17 giorni fa - con IpodNano.
In 17 giorni ne vende un milione di pezzi.

Quest' uomo produceva un lettore mp3 che ha venduto in un anno più del walkman in venti, Ipod Bianco. A 17 giorni dal lancio di IpodNano sostituisce Ipod Bianco col nuovo IpodVideo.

Quest'uomo se ne fotte della cannibalizzazione dei prodotti, delle leggi del mercato, della legge di Bill Gates, della legge del monopolio e di quella della sopravvivenza delle specie. È un Davide che non pensa a come sopravvivere o a come abbattere Golia. È un Davide che di Golia se ne fotte, che Golia lo schiaccia con la forza delle sue straordinarie idee.
Quest'uomo è un genio.

Io guardo e provo a imparare qualcosa, vi consiglio vivamente di prendere un pacco di popcorn, sedervi qui di fianco a me e fare lo stesso.


Ricchezza reale vs Ricchezza degli indicatori

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Per la serie "a volte anche gli economisti, e quindi anche Alessandro De Concini e il suo nuovo amico Finn Kydland, hanno ragione".

Qualche settimana fa l'Organizzazione delle Nazioni Unite ha pubblicato i risultati di uno studio sullo sviluppo economico globale (volete la dimostrazione che per una volta non vi sto raccontando fregnacce? La trovate clickando qui...mamma mia, sto davvero imparando a sfruttare tutte le potenzialità di Blogger!).
La Norvegia si trova in testa, o comunque nelle primissime posizioni, in quasi tutti gli indicatori: qualità della vita, benessere, reddito pro-capite, scolarizzazione, ecc.

Ma anche il paniere Istat dice che il livello dei prezzi italiani col passaggio lira-euro è aumentato in maniera quasi marginale...e allora?
E allora guardandosi intorno si capiscono molte più cose di quante se ne possono desumere (ok, ho usato una parola dotta, vado a dormire tranquillo e soddisfatto)da fogli e fogli di numeri.

Mi guardo intorno in Norvegia, in cerca di un po' di povertà (tra l'altro ho letto qualche giorno fa su Corriere.it che ormai nel Sud Italia vive sotto la soglia di povertà una famiglia su quattro...).

Effettivamente non si "vede" povertà.
Non si vede povertà nei quartieri della città.
Non posso dire se questo vale per tutta la Norvegia, ma almeno a Bergen, non esiste una vera e propria periferia, non esistono quartieri operai, non esistono sobborghi abitati esclusivamente dalla working class (quanto mi piaccio quando faccio l'avido capitalista...sì, schiacciamoli sti operai!). Non esistono quartieri brutti. Non esistono quartieri malfrequentati. Esiste solo Bergen, con le sue graziose casette colorate in cui vivono fianco a fianco persone di diverso reddito ed estrazione sociale. Tutti benestanti e capaci di vivere più che dignitosamente nonostante il livello dei prezzi norvegesi.
Non si vede povertà nemmeno per le strade.
Non un ambulante, non un senzatetto. Al massimo mi è capitato di vedere qualche (due? tre? sia chiaro, non cento!) musicista più o meno improvvisato strimpellare sulla piazza principale. Ma l'aspetto non era quello di chi suona in strada per vivere. Era più quello di chi si esibisce per piacere o per raggranellare - in modo molto bohemien - qualche NOK extra.

Da qualche parte, non ricordo di preciso dove (Regola n°1 delle citazioni: "Citare la fonte". Regola n°1 infranta!), ho letto che per capire come se la passa un paese basta dare un'occhiata alla robustezza e alla qualità dei contenitori in cui vengono venduti i liquidi. Ok, detto così non sembra un metodo molto scientifico, ma effettivamente...

L'Argentina ha reagito in maniera atipica (se non altro molto diversa dalla reazione che ci sarebbe stata in Italia) all'ultima, gravissima, crisi che ha distrutto l'economia del paese. Non ha chinato la testa, non si è arresa, non si è seduta pensando "passerà...". L'Argentina sta tirando la cinghia e provando a rifondare. Daniele, un mio compagno di triennio che ha vissuto per sei mesi in Argentina, mi raccontava che là quando compri il latte o l'acqua al supermercato te la vendono in sacchetti di plastica.
L'Italia non se la passa come l'Argentina ma nemmeno come l'Irlanda o i paesi scandinavi. Provate a comprare una bottiglia di acqua "da discount". Intendo, non Levissima, o Uliveto, o Vera. Quanto è spessa la plastica? Come una foglio di carta! Non riesci a tenerla in mano, se solo non piena fino all'orlo, senza deformarla.
Passiamo alla Norvegia. Coca Cola, Solo (una roba orribile ai frutti tropicali), succhi di frutta, ma anche semplice acqua-acqua o "acqua-aromatizzata" (da brividi...toglie la sete come la pepata di cozze), e tutte le altre bevande analcoliche (dai brand più famosi a quelli first price) sono vendute in bottiglie di una plastica che non avevo mai visto. Spessissima, pesantissima e quindi costosissima per tutta la catena industria-distribuzione. Non scherzo, a prima vista sembra vetro. Una roba allucinante, indeformabile, impensabile "schiacciare" le bottiglie per la raccolta differenziata...

Che la teoria dei contenitori liquidi non sia proprio una ca**ata?

Ah, nonostante ciò, e stic***i, in pratica da nessuna parte accettano American Express e ovunque ci sono problemi con tutte le carte di credito a parte Visa. Ho bestemmiato diversi giorni contro il circuito Maestro e Banca Intesa...in realtà avrei dovuto farlo contro sti pescatori di merluzz...mortaaaacci.

A presto!

PS.
Foto: Bryggen, il cuore storico e turistico della coloratissima (vero) e soleggiatissima (velatamente ironico) Bergen.
Mi è venuta in mente una cosa. Non vi ho ancora parlato di Bergen. DOH!
Prossimamente dai...


Link

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Nella sezione Link gretaindenmark, il blog della mia segretaria, Greta!


Welfare

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Ciao a tutti.
Come avete visto è un po' che non aggiorno la mia creatura...un po' perchè in questi ultimi giorni ho avuto davvero troppe cose da fare, un po' perchè sono stato abbastanza male.
Vi ricordate qualche post fa quando scrissi che avevo da venti giorni mal di gola? Diciamo che da allora la situazione è degenerata.
Tre notti fa mi sveglio alle cinque, febbre da cavallo, mal di gola allucinante, chiamo la mia mammina, inizio a prendere antibiotici a via dicendo.
Speravo passasse.
E invece no. Di giorno in giorno, nonostante gli antibiotici, il mal di gola va di male in peggio. Ok, la febbre pian piano se ne va (grazie, ho preso tanta di quella Tachipirina che Angelini può campare senza problemi da qui al 2010!), ma il mal di gola diventa qualcosa di sempre più insopportabile.
Stamattina decido di andare dal dottore, il che, mi spiegano, in Norvegia vuol dire andare al pronto soccorso (???).
Non ne posso più di svegliarmi la notte col collo fracassato, di non poter bere o mangiare senza soffrire come un cane (chi mi conosce sa che - per usare un eufemismo - sono una discreta forchetta: fate conto che in questi tre giorni ho mangiato in tutto due arance, tre cucchiaiate di insalata di riso e qualche caramella balsamica...deperito).
Accompagnato dalle mie tre crocerossine (Valentina P. "Cucciolotta in letargo", Paola "Scusate, sapete dove ho messo i miei figli?" e Elena "La Ciulona"), che non saprò mai come ringraziare, mi avvio al pronto soccorso.

Arrivato, vado al banco informazioni, do i miei dati anagrafici e faccio presente che vorrei avere assistenza sanitaria anche se ho dimenticato il mio modulo E111 nell'armadietto in università (furrrrrrrrrbo, troppo utile chiuso in un armadietto la domenica pomeriggio!). Mi dice di stare tranquillo, che avrei solo pagato 30NOK in più, 5€.
Mi siedo in sala d'attesa, sapendo che dovrò trascorrere su quelle poltroncine di legno almeno qualche ora, vista la quantità di gente che c'è davanti a me.
Prima considerazione sui pronto soccorsi norvegesi: i norvegesi vanno al pronto soccorso o perchè sono ubriachi marci, o perchè si sono rotti le ossa (sciando? o semplicemente cadendo perchè troppo ubriachi?).
Passano più di tre ore e mezza, poi arriva il mio turno.
Mi siedo, arriva un'infermiera e mi misura la febbre. 38. Bella.
Poi arriva il dottore, un tipo simpatico, tedesco, anche un bel figo (le mie tre crocerossine si sono subito innamorate...il fascino del camice). Gli espongo il mio problema e gli faccio vedere le medicine che sto prendendo. Senza nemmeno visitarmi mi dice che l'antibiotico che sto prendendo non va bene. I batteri in Scandinavia, per il clima e la qualità dell'aria, si comportano diversamente che nell'Europa Mediterranea. L'antibiotico che sto prendendo va benissimo in Italia, in Norvegia è efficace quanto una zolletta di zucchero.
Poi inizia la visita (ricordo a tutti che sono in un PRONTO SOCCORSO). Si parte ovviamente dalla gola, naso, orecchie, per poi passare a bronchi, polmoni, cuore, pressione, ecc. 30 minuti di visita approfonditissima. Poi mi dice "ora arriva un'infermiera, ti fa un tampone, così ti dò l'antibiotico preciso per il tuo tipo di infezione". Arriva l'infermiera, tampone (immagine prelibata: il colore del tampone dopo aver toccato la mia tonsilla destra è "giallo ocra"...non è una gola, è 'na fogna), via al laboratorio, un quarto d'ora dopo ho i risultati.

Ancora, vorrei ricordare che sono in un pronto soccorso. Nella mia ridente Genova, quando mi è capitato di fare tamponi faringei, in cliniche private, i risultati sono sempre arrivati in uno-due giorni. Qui, pronto soccorso, quindici minuti. Vabbè.

Il dottore mi prescrive l'antibiotico, saluti e baci.
Vado a pagare. 240NOK (circa 30€), non è malaccio, dai. Sì, ma la cassiera mi fa presente che presentando la ricevuta in università, la spesa della visita e anche quella della medicina prescritta mi verranno totalmente rimborsate. Immaginate la reazione mia e dei miei occhi di genovese. Lacrimuccia.
Questo è welfare, sticazzi, altro che la nostra diavolo di malasanità!

Purtroppo non finisce qui (colpo di scena?).
Vado in farmacia a prendere l'antibiotico, mostro la ricetta e la cassiera mi dice "ma ce l'hai già l'infezione o vuoi prendere l'antibiotico a scopo precauzionale? Perchè questo dosaggio è basso se l'infezione è già in corso". ECCO! Non potevano essere perfetti sti norvegesi! Il dottore ha sbagliato, il dottore ha sbagliato, pappappero! La cassiera subito mi contraddice "Aspetta un minuto, chiamo il dottore in pronto soccorso e chiedo a lui". Qualche istante dopo arriva, mi porta le scuse del dottore e mi dà il dosaggio giusto.
Ah, visto che non sono norvegese, e le istruzioni sono tutte in fottuto norvegese, mi stampa un adesivo da attaccare sulla scatola con su scritto in inglese a cosa serve la medicina, quanto e quando prenderla.

No comment, amicici.

Spero di riprendermi al più presto, ciaaaaaaao!


I Love Project Managem..zzz..z...zz...zzz..z..zz

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Riassunto Assignment Project Management

1. The Theory of Project Management
Deadline: Lunedì 5 settembre, 8.00 a.m.
Consegnato: Lunedì 5 settembre, 6.36 a.m.

2. The Project Manager
Deadline: Lunedì 19 settembre, 8.00 a.m.
Consegnato: Lunedì 19 settembre, 4.31 a.m.

3. The Project Team (come vedete, argomenti sempre più eccitanti, wow!)
Deadline: Martedì 4 ottobre, 8.00 a.m.
Consegnato: ora.

Dai che ne mancano ancora due e l'ultimo riuscirò a consegnarlo di domenica subito dopo cena (gamberetti, ovviamente)! Ce la posso fare, dai jacodeauss!

Ah, oggi purtroppo avevo residui di mal di gola (ce l'ho da 20 giorni, se tra i visitatori c'è un medico mi può lasciare un commento dicendomi se c'è da preoccuparsi e/o quanti giorni di vita mi restano? grazie) e ho deciso di rimandare...ma lunedì prossimo, è ufficiale, io, gli altri italiani maschi e gli spagnoli maschi e gay andiamo in massa in palestra alla classe di aerobica a spaccarci dalle risate. Ovviamente con videocamera, è l'evento dell'anno, poi pubblichiamo il dvd per voi che non potrete gustare in diretta le nostre coreografie...a proposito: fuseau rosa o bianchi?


Cinquantatre secondi decisamente emozionanti

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In Loving Memory, traccia 7 del già citato One Day Remains, disco d'esordio degli Alter Bridge.

In fondo è la solita, tipica, canzone dei Creed...
Pezzo non male ma nemmeno un capolavoro.
Non ti resta nemmeno in testa il motivetto.
Classica pseudo ballata con chitarra finto distorta. Banalotta.
Testo fin troppo melenso (vedi sotto), intro sfigata come a volte solo Mark Tremonti sa scrivere.

Poi la botta.
I cinquantatre secondi dal minuto dueecinquantotto al minuto treecinquantuno (in particolare tra treetrenta e treecinquantuno) sono momenti di poesia e sentimento e brividi lungo la schiena. Myles Kennedy canta come un dio, quel suo "all you did you did with feeling, and you always found a meaning" fa paura...

Poi, da treecinquantadue a cinqueequaranta di nuovo il buio e la banalità. Ma perchè?

You were always home waiting
But now I come home
and I miss your face so
Smiling down on me
I close my eyes to see

And I know
You’re a part of me
And it’s your song
that sets me free
I sing it while
I feel I can’t hold on
I sing tonight
cause it comforts me

I carry the things
that remind me of you
In loving memory of
the one that was so true
You were as kind as you could be
And even though you’re gone
You still mean the world to me

I never knew what it was-to be alone....no
Cause you were always
there for me
You were always home waiting
But now I
come home and it’s not the same no
It feels empty and alone
I just can’t believe you’re gone

And I know
You’re a part of me
And it’s your song
that sets me free
I sing it while
I feel I can’t hold on
I sing tonight
cause it comforts me

I’m glad He set you free from sorrow
but I’ll still love you more tomorrow
and you’ll be here
with me still
All you did you did with feeling
And you always found a meaning
And you always will
And you always will
And you always will

And I know
You’re a part of me
And it’s your song
that sets me free
I sing it while
I feel I can’t hold on
I sing tonight
cause it comforts me

A presto (questi giorni ho un po' di consegne, mi sa che posterò pochino...ma chi può dirlo! Al solito non appena aggiorno il blog cambio il nick messenger!)

PS.
Oggi jacodeauss, The Norwegian Experience ha compiuto gli anni.
Ha fatto 1000 visite.
Un bel traguardo per il mio cucciolo.
Un vecchio saggio che risponde al nome di M. Tilesi disse in tempi non sospetti: "scrivo per non dimenticare un giorno ciò che mi ha emozionato". Lo spirito di questo blog era ed è questo. Scrivo - in modo giocoso, come potrei fare altrimenti col carattere che mi ritrovo?!?! - essenzialmente per non dimenticare.
Scrivo per condividere con voi quello che sto vivendo, ma soprattutto, egoisticamente, scrivo per me stesso, per avere domani ricordi meno sfumati del mio ieri.
Sapere che questo scatolone dei ricordi non rimane sullo scaffale della mia cameretta di Bergen, o sotto il letto, mi piace. Mi piace immaginare che ogni giorno veniate a trovarmi, lo prendiate e lo portiate per qualche minuto anche in camera vostra.
Grazie...

Jacopo


5 canzoni decisamente emozionanti

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Per un motivo o per un altro...pelle d'oca!

- Kids Will Be Skeletons, Mogwai
- Un Malato di Cuore, Fabrizio de Andrè
- Battery In Your Legs, Blur
- Lettera da Amsterdam, De Scalzi Bros
- Shine Acoustic, Muse

A presto, bbelli!

PS
Foto) Non si vede benissimo, anzi si vede proprio male...ma ieri dalla finestra della cucina si poteva vedere un arcobaleno doppio completo, un fenomeno meteorologico rarissimo...figata! (nella foto si vede bene l'arcobaleno "interno", quello esterno era più sfumato ma giuro, c'era!)
Mi dicevano fosse difficile fotografare gli arcobaleni...verissimo!


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