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'Er Derby


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Ieri sera sono andato a vedere il derby di Roma.

Prima volta all'Olimpico: tutti mi dicevano "ah, è uno stadio non adatto al calcio", "si vede malissimo, sei distantissimo dal campo", ecc. ecc.

Invece, devo dire, non mi è sembrato così antifunzionale: in tre secondi sei in curva, basta salire una rampa di scale (non come a S. Siro, che se hai un terzo verde devi scalare i piloni tipo Messner); il terreno di gioco è ottimo (sicuramente migliore di quasi tutti gli altri impianti in Italia); la vista ok, non è proprio ravvicinata, ma avere la pista intorno al campo permette, in caso di goal, corse sotto la curva da brivido (vedi Aquilani ieri).

Come saprete, odio la Roma, odio la Lazio.
Odio pure Trefoloni (del mondo arbitrale salvo solo Tauszik), quindi non potevo tifare nemmeno per l'arbitro.

Sono andato al derby per vedere un po' com'era, dopo averne vissuti tanti a Genova ed aver assistito a un Inter-Milan di Cempslig.
Per chi non lo sapesse, a Roma il calcio è vissuto in maniera un po' diversa che nel resto d'Italia: esistono stazioni radio dedicate alla Roma e alla Lazio, come anche giornali quotidiani; al bar, al supermercato, dal macellaio, in edicola, ovunque questa settimana un continuo brusio su Roma, Lazio, Di Canio, Totti, Rossi, Spalletti, Lotito, Sensi.

Con questo non voglio dire che a Genova il derby non sia sentito (vabbè, ok, da un po' e sicuramente per un po' i piccioni bicolori staranno qualche categoria sotto e quindi niente derby a Zena... ma in cinque anni di serie B ce ne siamo sparati 10 più uno di Coppa Italia, quindi ho ben chiara l'atmosfera che si respira), che il calcio non sia amato, che la settimana prima della stracittadina non ci sia tensione.
E stessa cosa vale per Milano.

Dico solo che qui a Roma quello splendido stato di tensione-eccitazione pre derby è amplificato all'ennesima potenza e pervade ogni aspetto della vita quotidiana della capitale.

E allora pronti via, prima cosa da fare arrivato a Roma: trovare un biglietto per il derby.
Rigorosamente in curva, non importa se Nord o Sud.
Trovo per la Nord (che per i profani è la curva della Lazio), andrò con Fred, Giulio (altro amico di Caprera) e Alex (un amico di Fred e Giulio).

Si parte, per le 19 da casa mia, mi passa a prendere Fred in moto.
Impossibile, senza vederlo con i propri occhi, immaginare come dove e quanto la gente parcheggi sulle strade che vanno allo stadio. Auto abbandonate in terza fila, chi ha parcheggiato nel parcheggio regolare in prima fila non potrà uscire dal suo posto prima che tutto il pubblico sia defluito...

Parcheggiamo e ci avviciniamo allo stadio.
Doppio controllo: prima a un centinaio di metri dallo stadio, prime barriere metalliche, biglietto mostrato, perquisizione; poi a cinquanta metri dallo stadio, secondo controllo, seconda perquisizione, per entrare bisogna passare nei famigerati tornelli metallici.
Incredibile le pericolosità di questa doppia fila di grate: una carica della polizia o uno scontro tra tifosi qui si trasformerebbe in una carneficina, ma si sa, decreto Pisanu...

Tra le altre cose, decreto messo in pratica alla perfezione: quest'anno ancora nemmeno un controllo dei documenti, e allora a che ca$$o serve far fare code inutili alle biglietterie, chiedere dati dettagliati sull'acquirente, mettere settemila tornelli manco fossimo tigri??!!! Lasciamo stare, discorsi triti e ritriti.

Dentro allo stadio, atmosfera calda ma non caldissima: sarà che non c'è in campo la Samp, e che quindi la partita non mi coinvolge sentimentalmente, ma non sento quel brivido da derby.

Splendidi i celeberrimi striscioni di sfottò che precedono l'incontro, da una parte e dall'altra.

Il più bello in assoluto, in curva Nord, "In Germania vacci con questa, tranquillo è Euro 4" con a fianco un'icona di una sedia a rotelle, a lungo applaudito dal pubblico sponda Lazio... tanti, forse troppi gli sfottò per Totti (parte almeno 3-4 volte il coro "Totti zoppo alè, Totti zoppo alè, Totti zoppo alè, Totti zoppo alè"), ma è un derby dai, ci sta e credo che il capitano della Roma lo capisca meglio di tutti noi.

Bello scambio di scritte subito dopo: la Sud espone uno striscione di cui non ricordo la parte iniziale, ma che finisce con "'ndo sta sta supriorità?".
La Nord dopo pochi secondi, si accorge che in 'supriorità' manca una "E" e intona un "analfabeti, voi siete analfabeti, analfabeti, voi siete analfabeti" e un "tutti a scuola alè".
Al che la Sud si riorganizza e scrive in tempo reale (giuro, non più di 7-8 minuti per due striscioni da diversi metri ciascuno) la sua risposta: "A BURI', NUN CE VA LA 'E'... MA È ROMANESCO, NUN FA PER TE".

Straordinario, proprio come me l'avevano raccontato...

Nella Nord i soliti indecenti ululati contro Mancini e altri colored, qualche coro potente, ma in linea di massima troppe pause tra un coro e l'altro, cori brevi per i miei gusti e le abitudini di chi di solito le partite le vede nella Sud, ma quella di Marassi, quella sempre con la gola rossa e infiammata.
Non male la coreografia, bandierine a comporre uno sfondo blu e azzurro con aquila centrale bianca; non male ma con a disposizione una curvona del genere mi sarei aspettato di più: le bandierine sono piccole e poche, il risultato non è bello compatto...

La Sud non prepara coreografia, ma espone polemicamente uno striscione in cui dedica il proprio silenzio a chi nella vigilia si aspettava al derby solo 'urla di genti stolte'.

Durante la partita abbastanza compatta la Nord (anche se canta solo meno di mezza curva, il centro in basso), davvero bella la Sud.
Odio la Roma ma rispetto i suoi ultras, c'è poco da dire, sono una delle curve più impressionanti e hanno fatto la storia del tifo italiano: compatti, colorati, rumorosi...

Per il resto, la cronaca l'avrete letta sulla Gazza, il risultato già lo sapete...

Torno a casa contento, comunque vedere 80.000 persone in uno stadio è sempre un'emozione e un piacere...
Ma penso: ok, bello il derby di Milano, splendido stadio, tutto esaurito, ma spalti un po' freddini... bello il derby di Roma, splendida l'attesa e la cornice, il clima che si respira, ma anche qui coretti brevi, un po' così, e tanta troppa politica nelle curve...

Sì, miei cari, la conclusione è sempre quella: come il derby che c'è a Marassi, il derby della Lanterna, NUN CE N'È. Bell'attesa, sempre splendide coreografie, 90 minuti più recupero di vero inferno in entrambe le gradinate.

E vi dirò: godo a vedere le merdine nella serie che si meritano, già 'ottenuta' una volta sul campo, l'anno del famoso e vergognoso ripescaggio, e poi riavuta quest'anno grazie alle indimenticabili gesta del C1okker... ma il derby, indipendentemente dagli ultimi risultati (ti ricordi, C1cino, 3 su 3?!) un pochino davvero mi manca.

Ciao belli.


PS. dimenticavo, bello anche lo striscione della Sud "Prima per Signori, poi per Di Canio, ora per Chinaglia. Ti ricordi che l'ultras tifa solo per la maglia?"

PPS. grazie a Fred per la foto... spettacolare


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