Allora, è un po' che non scrivo, se non ca$$ate.

Aggiornamento sulla mia vita.

Il 3 febbraio via le tonsille.
Un po' di degenza, condita da tanto gelato al pistacchio e alla panera della Carla.

Il 23 forse l'ultima apparizione della coppia del secolo - io e Vali - in qualità di orientatori e presentatori dell'offerta formativa della Bocconi, a Luino e Varese.

Il 24 partenza per Roma.
Sì, perchè non molti di voi lo sanno, ma ho trovato il tanto sospirato stage. In pratica mi trasferirò un po' a Roma, o fino a fine marzo o per tre mesi, ancora non so. Avete presente Notre Dame de Paris? Ecco, quel capolavoro era prodotto da un certo David Zard, uno che non ci sa fare con le maxiproduzioni: sua anche la Tosca di Lucio Dalla.
Bene, David Zard sta ultimando gli ultimi preparativi per 'Dracula Opera Rock', il suo nuovo superspettacolo che partirà a Roma il 9 marzo, musicato "solo" dalla PFM: i miei 6 crediti formativi relativi allo stage li assolverò partecipando a un progetto di ricerca curato da due mie professoresse (direttrice e vicedirettrice del mio corso di laurea) sulla gestione dell'evento - dal lato dei produttori - e sull'esperienza dello spettatore. Dovrò in pratica fare mille miliardi di interviste, 'vivere' con attori, registi e tutto lo staff fino alla "prima" del 9 marzo per poi trasferirmi in platea e raccogliere quanto più materiale possibile sulle sensazioni del pubblico fino a fine ricerca.

Tornato a Milano dopo queste settimane di interviste lavorerò un po' in istituto per riorganizzare i dati raccolti... una smarronata improponibile ma necessaria.
Ecco, una cosa che mi piace particolarmente di quest'esperienza è che i dati raccolti costituiranno in pratica il materiale della mia tesi di laurea, alla quale a questo punto non dovrò dedicare mesi e mesi, non male.

In questi giorni sta andando avanti anche il percorso di selezioni in Kraft per uno stage stupendo, al quale potrei partecipare dopo il mio impegno romano.
Il primo colloquio è andato davvero alla grande, tenuto conto anche che si trattava del primo colloquio della mia vita.
Ne ero e ne sono sicuro: se non mi rimbalzano su curriculum poi al colloquio posso piacere.

Il secondo colloquio stava andando bene: ho parlato dei Magnifici e del lavoro di metodi, ho stimato bene il mercato italiano librario (certo che l'ho stimato bene... sapevo con precisione a quanto ammontava, letto il giorno prima su TuttoLibri!), ho fatto ridere la selezionatrice e le mie potenziali future cape (una a 27 anni Brand Manager di Giravolte, Mato Mato e Mayonnaise, l'altra a 31 Marketing Manager... poche possibilità di carriera in Kraft!), poi la ca$$ata: mi danno un foglio più grande del tavolo, una specie di tovaglia di carta con miliardi di dati di mercato, e mi dicono di sintetizzarlo.
Parto bene, mercato in crescita, due principali competitor che crescono meno del mercato con una leggera flessione dei prezzi...
Ma certo, si sta intensificando la concorrenza!
E giù una tortazza sull'intensificarsi della competizione di dieci minuti.
Mi stoppano.

Al che noto per caso che due quote di mercato sono stranamente complementari (46,4% e 53,6%). Sarà una coincidenza?

Chiedo: "ma sono quote assolute o relative".
"Assolute".
Al che me ne esco brillante "ah, ma allora è un duopolio!!!!", ovvero "perdonatemi e se possibile cancellate dalle vostre menti tipo Men in Black la marea di ca$$ate sull'intensificarsi della concorrenza che vi ho detto finora!!!!!"

Figura di merda... però c'erano troppi troppi troppi dati!

Comunque vedremo che mi dicono.

Nel frattempo sono eccitatissimo per Roma.
Città che adoro; lavoro che non disprezzo e sicuramente esperienza interessante e formativa; un po' di tempo con amici che non vedo tanto spesso ma che quando li vedo... sticazzi!!! Fred, Marco e anche Albi, milanese di nascita e romano d'adozione che finalmente vedrò all'opera nel suo nuovo habitat (sembra stia parlando di un gibbone su National Geografic, in realtà Albi è un uomo e assomiglia troppo a Clark Kant!).


Ma ora lasciatemi chiosare con parole di poesia, dedicate a due personaggi che mi stanno tanto ma tanto sugli zebedei: S.S. e S.B.C., rispettivamente direttori del mio corso di laurea triennale e del corrispettivo biennale.

Vi ricordate - Vali, Edo, Eli - alle G.O. di novembre dell'anno scorso?
Noi quattro (quattro entusiasti del nostro triennio 'migrati' ad altri bienni per diverse ragioni) ai banchetti dell'amato Cleacc a difenderlo, pubblicizzarlo, nascondendone anche qualche difetto pur di convincere i ragazzi a seguire lo stesso percorso che avevamo intrapreso tre anni prima; e S.B.C., che si avvicina scazzato chiedendoci chi eravamo, perchè eravamo lì e ci rivolge parole di un'arroganza che davvero non meritavamo (in particolare noi quattro!), e ci sfida, dicendoci che noi con settori culturali non avremmo mai più avuto a che fare, nè per tesi, nè per stage...
E vi ricordate - Vali e Greta - le parole di S.S. per il lavoro di tesi (Vali) e per lo stage nel cinematografico (Greta): in sostanza "siamo spiacenti, preferiamo aiutare e sostenere chi non ci ha traditi per un altro corso di laurea specialistica, per chi al Cleacc è rimasto davvero fedele. Chi se n'è andato col Cleacc non avrà più niente a che fare".

[Dopo questa breve introduzione, ecco arrivare la chiosa promessa composta tra Oxford e Cambridge giusto dieci minuti fa]

Bene, uno e uno due, S.B.C. e S.S., scegliete voi l'ordine, non mi importa.
Ciò che importa è che vi mettiate ordinatamente in fila e in ginocchio.
I pantaloni li ho già calati, sotto a chi tocca: fatemi a turno un bel pompino prima che parta per Roma e per il mio stage - e relativa tesi - su Dracula Opera Rock.